Tutti i servizi per il trattamento di rifiuti liquidi

Specializzati nel trattamento dei rifiuti liquidi, offriamo ai nostri clienti un servizio integrato di consulenza tecnica e amministrativa nel campo della tutela ambientale. La nostra filosofia si basa sulla costruzione di un rapporto di fiducia, accompagnando il produttore attraverso ogni fase del processo di smaltimento.

Condividiamo le caratteristiche del processo, le sostanze utilizzate e dimostriamo l'eticità, la professionalità e l'attenzione all'impatto ambientale del nostro approccio. In questo modo, il nostro rapporto diventa un circolo virtuoso e lo smaltimento si trasforma in una pratica sinergica, improntata all'etica consapevole.

Deposito preliminare rifiuti in ingresso

La nuova piattaforma è dotata di un ampio stoccaggio grazie alla presenza di 21 vasche/serbatoi per il deposito preliminare dei rifiuti in ingresso, per un totale di 1285 mc così suddivisi:

  • 560 mc per rifiuti pericolosi
  • 725 mc per rifiuti non pericolosi

La possibilità di stoccare i rifiuti in ingresso per categorie omogenee ci consente di operare in condizioni di sicurezza e di ottimizzare i processi di trattamento.

Trattamento chimico – fisico

La ricetta base di trattamento chimico-fisico prevede una fase di acidificazione, in cui portiamo la miscela di rifiuti a valori di pH che garantiscano la dissoluzione dei Sali e dei complessi, seguita da un’operazione di alcalinizzazione della miscela per l’abbattimento parziale dei solfati e dei fosfati, oltre alla precipitazione dei metalli come idrossidi e solfuri.

Il risultato di questo processo è una fase solida (fangosa) e una liquida, ottenute attraverso la filtropressatura dopo la flocculazione.
Questo processo può coinvolgere l'uso di acqua ossigenata con solfato ferroso (trattamento FENTON), particolarmente indicato per alcune molecole organiche come tensioattivi ed emulsioni sintetiche leggere. In questa sezione vengono trattati principalmente rifiuti liquidi provenienti da autolavaggi, da lavaggi di processi industriali, da cabina di verniciatura, liquami da fosse settiche e caditoie.

Il nostro impianto è dotato di tre filtropresse, ognuna dedicata alle acque provenienti da diverse linee di trattamento. Il fango raccolto viene successivamente inviato alla discarica o al trattamento di stabilizzazione finale. Nel frattempo, la fase liquida è indirizzata al trattamento biologico, dopo una rigorosa verifica della qualità e della compatibilità con il tipo di trattamento.

Il trattamento chimico-fisico è eseguito in modalità "batch" (discontinua) attraverso quattro distinti reattori, di cui uno dedicato principalmente ai rifiuti con scarico diretto al reattore e uno focalizzato principalmente sui rifiuti contenuti in IBC (Intermediate Bulk Container, in inglese, che in italiano può essere tradotto come "Contenitore Intermedio a Bordo").

Pretrattamento acidi e basi forti

Una variante specifica del trattamento chimico-fisico dei rifiuti liquidi può essere eseguita nei reattori a batch: in questo caso, vengono trattati rifiuti con un'elevata concentrazione inquinante, costituiti da acidi o soluzioni basiche esauste.
Questi rifiuti presentano tipicamente caratteristiche di elevata corrosività e concentrazioni elevate di metalli pesanti, richiedendo quindi un trattamento personalizzato per gestire correttamente i parametri di processo.

Ad esempio, le soluzioni contenenti Cromati rientrano in questa categoria di rifiuti. Il processo di riduzione del Cromo VI a trivalente viene eseguito in un reattore specifico al coperto, con scrupoloso controllo dei parametri di processo. Le tipologie di rifiuti menzionate derivano principalmente dal trattamento superficiale dei metalli e dall'industria galvanica.

Trattamento biologico

L’impianto di trattamento biologico è della tipologia SBR (Sequency Batch Reactor). Questa tipologia di processo depurativo non presenta sezioni singole d’impianto, cioè dedicate ciascuna ad una specifica fase del trattamento di depurazione, bensì un unico bacino. All’interno di questo singolo bacino avvengono in sequenza temporale le diverse fasi del trattamento, nello specifico la fase di denitrificazione, ossidazione/nitrificazione e chiarificazione/sedimentazione del liquame trattato.

L’impianto SBR è realizzato su due linee di trattamento parallele, di eguali dimensioni, ed è dotato di un sistema di miscelazione mediante mixer e aerazione mediante diffusori a membrana.

Al termine del trattamento biologico, i fluidi passano attraverso l'ultima fase di filtrazione e verifica prima di essere scaricati in fognatura.

Trattamento emulsioni sintetiche od oleose

All'interno dell'impianto è presente una sezione dedicata al deposito preliminare di emulsioni oleose e sintetiche che possono essere trattate con il nuovo impianto di concentrazione sottovuoto oppure attraverso l’aggiunta di opportuni reagenti si ottiene la separazione olio acqua.
Queste tipologie di rifiuti provengono essenzialmente dalle lavorazioni meccaniche dei metalli quali lavorazioni all'utensile, pressofusioni e lavorazioni a freddo.

Il concentrato ottenuto dalla separazione all'interno del reattore di trattamento e/o dal concentratore viene successivamente inviato ad altri impianti finali di smaltimento, mentre le acque reflue vengono trattate direttamente in impianto nella sezione del trattamento Biologico.

Trattamento in concentratore sottovuoto

Il nuovo impianto di concentrazione sottovuoto è particolarmente performante e consente un notevole risparmio energetico. È idoneo anche al trattamento di rifiuti contenenti tensioattivi, boro, coloranti organici, etc.

Scarico dei fondami e pulizia cisterne

L'impianto è inoltre dotato di una sezione dedicata allo scarico dei fondami semisolidi, eventualmente presenti nelle autocisterne dei conferitori, oltre a consentire il lavaggio interno delle stesse.

Questo servizio è fondamentale qualora il rifiuto conferito contenga una fase solida che non si riesce a scaricare con la fase liquida che di conseguenza andrebbe ad inquinare il rifiuto che viene caricato successivamente.